Quando siamo arrivati nella grande piazza Innocenzo III, sul palco c’erano sedie capovolte ognuna delle quali aveva una lettera in evidenza: TEATRO POVERO. Poi ogni tanto si vedevano persone in costume aggirarsi fra un punto e l’altro della piazza e dei vicoli.
Scene surreali che erano il perfetto preludio alla storia più surreale di Shakespeare: il “SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE” con la regia di Jurij Ferrini della compagnia Unità di Ricerca Teatrale detta URT.
Dire che questa era una rappresentazione della commedia originale del drammaturgo inglese sarebbe fare una affermazione un po’ troppo pomposa. Nello spettacolo la storia si intrecciava con quella di una moderna compagnia di teatro amatoriale e si è conclusa con alcune riflessioni sulla sostenibilità e sul futuro del nostro pianeta.
Le sedie sono state mosse durante la recita come in un grande gioco di Scarabeo a formare parole che sottolineavano l’essenza della scena e le battute degli attori hanno mosso a risate, ma anche a riflessioni profonde. La loro bravura è stata contagiosa e si sentiva un’adrenalina positiva che attraversava i corpi delle persone.
Dobbiamo poi fare un particolare ringraziamento a Jurij Ferrini. La sua intervista nello spazio del Fuori Festival dedicata agli incontri con i protagonisti dello spettacolo ci ha ispirato una nuova avventura. Insieme a Giacomo Zito, il direttore artistico del festival del teatro, ha dato vita ad un confronto che dovrebbero poter vedere tutti gli studenti di Anagni e delle scuole superiori del nostro territorio.
Ma rimandiamo a tutte le riflessioni sul futuro quando la rassegna sarà terminata e la razionalità torna ad avere un suo ruolo accanto alla emotività.
A fine spettacolo, le bollicine le abbiamo trovate negli applausi del pubblico ma anche nel bicchiere con delle proposte veramente interessanti da parte dei produttori locali. La spumantizzazione di uve cesanese o passerina è una pratica relativamente recente, eppure la maestria delle cantine dell’Alta Ciociaria ha già raggiunto risultati di altissima espressione enologica.
Le cantine che abbiamo incontrato sono state quella di Marcella Giuliani, guidata dalla frizzante Monica Marcucci, e Casale della Ioria presentata da Marina Perinelli che hanno fatto assaggiare due spumantizzazioni in bianco. Poi abbiamo degustato uno spumante rosè della cantina Corte dei Papi.
Monica è stata la prima ad arrivare e l’ultima ad andare via e a lei abbiamo affidato il compito di rompere il ghiaccio con le interviste. Ampass è uno spumante prodotto secondo il metodo ancestrale Pet-Nat: il vino viene imbottigliato ancora durante la fermentazione e poi in primavera viene aggiunto del mosto per la rifermentazione in bottiglia. Uno spumante fresco con uve passerina del frusinate. Abbiamo piacevolmente assaggiato l’annata 2021.
Marina Perinelli (orgogliosa di Anagni) di Casale della Ioria che da questo anno produce Tres Bianco, un Anagni IGP vincitore del Wine Award alla sua prima uscita. La loro proposta di uno spumante a base di uva passerina è stata molto apprezzata che è stata raccontata al pubblico dalla sommelier Maria Vittori.
Nel frattempo, dobbiamo dedicare uno spazio all’enorme successo di Isabella Spallaforte che con la sua famiglia alleva animali e gestisce una macelleria storica nella zona Osteria della Fontana di Anagni. Definirla ‘orgogliosamente anagnina’ è riduttivo, Isabella è una forza della natura e non smette mai di essere sorridente e positiva.
I suoi salumi sono stati accompagnati dal pane del forno Marini con Tony Poce, un altro ragazzo che trova la sua energia nella forza vitale che scorre nelle strade di Anagni. Tony usa farine del Mulino Pesoli di Anagni che anche questa serata è venuto a trovarci e si è reso disponibile a raccontare la storia del suo mulino e delle sue farine al pubblico.
Ma cosa è un pane senza olio? E la serata bollicine ha visto la presenza dell’Olio dei Papi, un progetto innovativo che parte da una storia vera che riguarda la politica del Regno Pontificio sull’olio e arriva ai giorni nostri con un modello cooperativo di recupero di antichi oliveti abbandonati. Da provare!
L’assessore Anna de Lellis è stata la perfetta anfitrione del Fuori Festival capace di creare armonia e di promuovere tutti i produttori di Anagni. Infine, un ringraziamento alla Pro Loco di Anagni per la loro pazienza e per la positività con cui sanno risolvere i mille problemi che inevitabilmente capitano.